Vista sulle Alpi
lunghezza : 17-22 km
durata : circa 1h
difficoltà : media
periodo consigliato : primavera-estate
bicicletta consigliata : bici da corsa/mountain bike
partenza : Ozzano Greenway
arrivo : Ozzano Greenway
Indicazioni sul percorso
Partendo dalla stazione di Ozzano Lavello, per salire alla parte alta del paese si può attraversare la strada statale oppure percorrerla in direzione Casale per poi svoltare a destra e seguire la strada provinciale per Treville-Sala. Giunti alla chiesetta di Santa Maria Assunta al termine del paese, si continua arrivando prima all’incrocio per Treville (è d’obbligo una breve deviazione per salire alla chiesa e ammirare il panorama) e successivamente al paese di Sala Monferrato. Qui si può accorciare il percorso di qualche chilometro svoltando a destra sulla piazza in centro al paese e scendere a Cereseto, oppure continuare a salire in direzione di Ottiglio e svoltare poi per Cereseto al bivio delle cascine Raviara, 2,5 km dopo l’abitato di Sala. Da Cereseto si scende sulla Greenway uscendo dal paese, sia in direzione di Moncalvo (1,5 km) che in direzione di Casale (3). Il percorso dell’itinerario è continuamente ondulato ma non presenta difficoltà particolari; si consiglia di affrontare gradualmente le salite di Ozzano e Sala e di prestare particolare attenzione nelle discese da e verso il paese di Cereseto.
Cenni storici/naturalistici
Il paese di Ozzano è separato in due parti: la zona bassa (Lavello) è sede di alcuni negozi e attività produttive; l’abitato sulla collina è dominato dal castello, non visitabile, e dalla chiesa di parrocchiale. Treville è un paese di appena 250 abitanti e sorge su un’altura che si protende verso la Valle Cerrina, il cui punto più alto è il piazzale della chiesa di Sant’Ambrogio, dal quale si gode di una straordinaria vista sulle altre colline del Basso Monferrato e sull’intero arco alpino, nelle giornate più limpide dalle Alpi Marittime alle Retiche. Una possibile variante breve dell’itinerario, percorribile svoltando a sinistra uscendo dal paese, porta in località Solito e poi alla chiesetta romanica di San Quirico (XII sec.), per tornare sulla Greenway dopo una ripida discesa. I paesi di Sala e Cereseto, come tanti in questa zona, si adagiano anch’essi sotto una chiesa ed un castello. Si attraversano colline sempre meno popolate, sulle quali la natura prevalente è spesso quella del bosco, ove non vi siano vigne e poche coltivazioni di grano e mais, data la conformazione del territorio. Non è raro che, percorrendo queste vie, vi attraversi la strada un leprotto, una volpe o un fagiano.
La salita a Crea
durata : 45’-1h
difficoltà : media
periodo consigliato : tutto l’anno
bicicletta consigliata : bici da corsa/mountain bike
lunghezza : 6 km
partenza : Fraz.Madonnina Greenway
arrivo : Santuario di Crea
Indicazioni sul percorso
Partendo dalla stazione di Madonnina, si imbocca la strada provinciale 19, seguendo le indicazioni per il Santuario di Crea: appena fuori paese, la strada sale leggermente arrivando in località Gavanni, per poi scendere fino all’incrocio di Serralunga. Si può effettuare qui una breve deviazione, salendo alla piazza centrale, sede della chiesa di San Sebastiano e della biblioteca intitolata a Cesare Pavese. Dall’incrocio, in ogni caso, inizia la salita di Crea (2,5 km), che attraversa l’abitato di Forneglio e giunge al Santuario. La salita è molto impegnativa, pertanto si consiglia di affrontarla con un minimo allenamento o in alternativa percorrendo dei tratti giù di sella, dato che l’arrivo è comunque vicino e agevole; per gli amanti dei numeri, il tratto più impegnativo è a metà, nei pressi della cappella di Sant’Eusebio, dove si raggiungono pendenze del 15-17%: Crea è certamente una delle salite più impegnative del Monferrato e affrontata da tutti gli appassionati della zona. Giunti in cima, il Santuario e il suo Parco offrono aree attrezzate, ristori e passeggiate. Se si desidera scendere, lo si può fare tramite la stessa strada dell’andata, prestando attenzione alla notevole pendenza, oppure proseguire fino a Ponzano e di qui scendere a Salabue o a Moncalvo stazione, ricollegandosi alla Greenway.
Cenni storici/naturalistici
Il Sacro Monte di Crea, uno dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia Patrimonio dell’UNESCO, è il luogo di fede simbolo del Monferrato e meta di numerosi pellegrinaggi anche da altre parti d’Italia. Esso è formato dal Santuario mariano, di origine romanica, che conserva una statua della Madonna col Bambino portata da Sant’Eusebio, vescovo di Vercelli, nel IV secolo d.C., e da 23 cappelle e 5 romitori disposti lungo un cammino che percorre l’intero monte, fino alla cappella del Paradiso, posta in cima ai 448 metri che rendono l’altura di Crea la più alta del Basso Monferrato. Crea è inoltre punto di arrivo di numerosi sentieri del CAI, tra cui il cammino Superga-Crea, che collega i due santuari piemontesi passando anche per l’Abbazia di Vezzolano.
Verso Moncalvo sulla vecchia via
lunghezza : 8 km circa
durata : 40’
difficoltà : bassa
periodo consigliato : estate-autunno
bicicletta consigliata : mountain bike
partenza : Fraz.Madonnina Greenway
arrivo : Moncalvo Greenway
Indicazioni sul percorso
Dalla stazione di Madonnina, ci si dirige all’incrocio con la strada che porta al Santuario di Crea, per poi girare sulla sinistra dopo pochissimi metri e imboccare una stradina pianeggiante che conduce alla cascina Guazzaura. Oltrepassata la cascina, si incontra l’incrocio per Castellazzo, un piccolissimo paesino nascosto sulla collina di destra. All’incrocio bisogna proseguire sulla strada opposta a quella da cui si è arrivati (direzione sud), che diventa sterrata e prosegue senza interruzioni fino alla piana sotto Moncalvo, in prossimità di un passaggio a livello. Durante il tragitto la strada, che corre parallela alla Greenway, offre varie possibilità di collegamento con quest’ultima, nei pressi dei vari incroci con strade locali e provinciali. Il percorso si può affrontare solo con la mountain bike, oppure utilizzando una bici da passeggio salvo scendere sulla Greenway qualora il terreno fosse molto sconnesso. Non ci sono difficoltà altimetriche. Per evitare fango e pioggia, il periodo consigliato per questo itinerario è l’estate. Segnaliamo inoltre che al termine del tragitto, dalla stazione di Moncalvo si può salire alla città alta per una piacevole visita al centro storico. La salita da affrontare è breve e discretamente impegnativa (1,5 km).
Cenni storici/naturalistici
Questo percorso è una possibile variante al già piacevole “viaggio” sulla Greenway: fin dalla partenza si è immersi nella natura e si percorre per intero la larga valle che collega la Val Cerrina a Moncalvo e dunque all’Astigiano. Andando verso sud, sulla destra si trovano le colline di Ponzano e Salabue, sovrastate dal monte di Crea che si scorge tra i boschi, a sinistra vi guarda il castello di Cereseto. Si incontrano campi di granturco e prati d’erba medica, orti e arnie per l’allevamento delle api. Le poche cascine sono perlopiù situate in valle, dove resistono ancora le coltivazioni, mentre sui versanti una volta predisposti per la coltivazione della vite, ha ormai preso il sopravvento una fitta boscaglia di robinie e roveri. Alla fine del percorso la pianura, ora più popolata, è sovrastata dal profilo di Moncalvo, con i torrioni medievali del castello dei Marchesi del Monferrato e la chiesa di San Francesco, simboli della “città più piccola d’Italia” assieme al centro storico e ai vicoli caratteristici che confluiscono nella centrale piazza Garibaldi, su cui si affaccia il teatro comunale.
Casale, La pianura e i canali: verso Mirabello e Occimiano lungo gli argini
Itinerario collocato nel pannello turistico in Cittadella
Itinerario collocato nel pannello turistico in Cittadella
Da San Giorgio Monferrato a Vignale (Stazione di San Giorgio)
Itinerario collocato nel pannello turistico in San Giorgio
Le cave e le vie delle miniere del cemento
Itinerario collocato nel pannello turistico a Ozzano
Le vie dei castelli del Monferrato sul ciglio del Po (Gabiano, Camino)
Itinerario collocato nel pannello turistico a Ponzano / Serralunga / Moncalvo